Nati nel 2003 nel Regno Unito, i Temporary Shop costituiscono una forma di vendita che gioca tutta la sua forza persuasiva sulla convenienza di prezzo esercitabile in un periodo di tempo limitato.
Il concetto di tempo è assai radicato nella nostra cultura e costituisce un vero e proprio limite di demarcazione tra le attività che quotidianamente compiamo e quelle che, proprio per mancanza di tempo, rimandiamo ad un futuro più o meno prossimo.
Proprio perché il tempo è per sua natura limitato e ben definito, è in base ad esso che decidiamo come compiere le nostre azioni.
Vista l’importanza che il tempo assume nel nostro modo di vivere, l’idea del Temporary Store, talvolta chiamato anche Pop-up Store in riferimento alla sua fugace e temporanea apparizione, vuole diventare un nuovo standard di riferimento per quanto riguarda le modalità di vendita dei prodotti delle più disparate aree merceologiche, tra le quali ad esempio il settore dell’abbigliamento, il quale è senza dubbio caratterizzato sia da un elevato numero di potenziali consumatori sia da un frequente ricorso agli strumenti di saldi e vendite promozionali anche piuttosto ricorrenti.
La formula vincente dei Temporary Store
Con l’introduzione dei Temporary Store è ben chiaro il periodo di validità in cui la merce può essere acquistata a prezzi ribassati.
A ricordarlo è spesso un vero e proprio countdown digitale posto in vetrina, il quale ricorda senza indulgenza il tempo rimanente per poter acquistare prima che il negozio temporaneo venga chiuso. È interessante notare che la formula dei Temporary Shop è diventata negli ultimi anni una interessane possibilità spesso sfruttata da grandi marchi e da boutique prestigiose, nel settore cosmetico come in quello dell’abbigliamento.
In termini pratici si tratta di creare nuovi spazi in cui l’attenzione è focalizzata a proporre articoli e prodotti in modalità persuasiva per un periodo limitato di tempo, che può spaziare da qualche mese a qualche ora nei casi più estremi.
La forza dei negozi temporanei
All’apparenza un negozio temporaneo non può essere identificato come diverso rispetto ad una tradizionale attività. È per questo motivo che si adotta la tecnica, di cui poco sopra, di apporre un countdown digitale sulla vetrina, attraverso il quale il consumatore è attratto dall’irripetibilità dell’evento e dalla necessità di cogliere al volo l’occasione prima che questa possa svanire. È però necessario che l’attività del Temporary Store sia organizzata e seguita in maniera professionale da esperti del settore, in quanto una errata implementazione dello stesso, potrebbe causare effetti contrastanti sia sul marchio dell’azienda che sulla possibile disaffezione della clientela abituale.