Una vendita promozionale nasce dall’esigenza di eliminare tutta la merce o gran parte dello stock di magazzino presente all’interno dell’attività.
È sempre più frequente con il passare delle stagioni accumulare merce invenduta. Ciò avviene a causa di linee di prodotto poco appetibili al pubblico, un clima che non sempre risulta favorevole per la vendita di articoli prettamente stagionali come ad esempio l’abbigliamento, la calzatura o la biancheria per la casa, o semplicemente per una questione legata ad un fisiologico accumulo dato dalle passate stagioni, che di anno in anno si vanno a sommare alle precedenti.
Come allestire il punto vendita per una vendita promozionale
In funzione delle esigenze è possibile eliminare tutto o parte del monte merci presente all’interno dell’esposizione vendita. L’aspetto importante da tenere in considerazione è quello di predisporre in modo chiaro e inequivocabile il prodotto che si desidera mettere in vendita promozionale rispetto a quello non soggetto a sconto.
Il più delle volte, al fine di rendere una maggiore trasparenza al consumatore durante l’acquisto, viene esposto un cartello che specifica se l’articolo presente sia in vendita promozionale o meno.
Il prodotto esposto dovrà essere suddiviso in modo strategico così da rendere la scelta da parte del cliente un’esperienza fruibile e nel contempo autonoma.
È necessario comprendere, nella fase antecedente all’apertura al pubblico, che durante una vendita promozionale non verrà in visita unicamente una clientela fidelizzata, bensì una grossissima fetta di utenti che spinti dall’occasione irripetibile dovranno essere in grado di orientarsi autonomamente all’interno dello spazio espositivo.
Gli articoli infatti oltre ad essere suddivisi in modo funzionale e strategico, dovranno essere etichettati singolarmente con dei cartellini appositi sui quali vengono riportati il prezzo intero, la percentuale di sconto e il prezzo finale scontato.
Questo processo, seppur laborioso, deve essere fatto in primo luogo per legge, rispettando quelle che sono le normative in merito alla trasparenza sul prezzo del prodotto venduto, così come per velocizzare la scelta dell’articolo.
Di fatto un negozio ben allestito consente una vendita molto più veloce e, come detto, autonoma.
La normativa regionale in materia di vendite promozionali
Ogni Regione possiede una regolamentazione prestabilita in materia di vendite promozionali, inerente alla comunicazione da effettuare ai sensi di legge presso il comune di appartenenza dell’attività.
L’ufficio annona o l’ufficio commercio del comune di residenza dell’attività sono gli organi predisposti per fornire informazioni dettagliate in merito ai tempi e alle modalità per effettuare la vendita promozionale.
Mentre nell’Emilia Romagna le vendite promozionali sono ad oggi libere e si possono effettuare durante tutto l’anno, per tutte le altre Regioni d'Italia esistono delle norme ben definite che limitano e regolamentano l’estensione e i periodi in cui è possibile effettuarle.
Come estensione massima in termini di durata le vendite promozionali possono essere protratte dalle 4 alle 6 settimane massimo, con un rigido divieto nel periodo antecedente ai 30 giorni dai saldi di fine stagione, no nel mese di Dicembre né tantomeno in concomitanza con i saldi.
Obiettivi delle vendite promozionali
Le vendite promozionali ad oggi sono un utile strumento molto utilizzato dal dettagliante, in grado di eliminare tutto quel prodotto in esubero limitando lo spazio in negozio, che dovrebbe essere dedicato ad articoli in linea con le tendenze e le stagioni correnti.
La merce in giacenza rappresenta un carico fiscale che grava ogni anno sul bilancio d’esercizio in modo considerevole; inoltre gli articoli delle stagioni passate perdono di anno in anno il loro valore di vendita.
La vendita promozionale rappresenta l'opportunità per il negoziante di promuovere o pubblicizzare uno sconto su tutti o parte degli articoli presenti in negozio, in determinati periodi dell'anno, per un periodo di tempo definito.