Intendo una visione da qui ad almeno 3-6 mesi che ti consenta di possedere una rotta e non muoverti mosso dal caso o da sensazioni come paura e ansia che ti portano a fare scelte che il più delle volte risultano errate.
Essere centrati e ben orientati verso i primi step da dover intraprendere ti darà oltre ad una visione anche un piano di stabilità che ti consentirà di vivere il negozio con un respiro più profondo piuttosto che muoverti alla giornata in modo randomico.
Perché devi essere presente nei Social Media
Creare una presenza social strutturata, se prima del Covid-19 poteva sembrare opinabile, ora rappresenta una condizione necessaria.
All’interno della cornice attuale con probabilità, specialmente in una fase iniziale, sarà presente meno pedonabilità, e l’importanza di una presenza massiva e strutturata online ti consentirà di creare un posizionamento e una vetrina in grado di attrarre e convertire in visite indoor senza che queste siano effettivamente transitate di fronte al tuo negozio fisico.
Quasi che in questo contesto il possedere una presenza online supera il valore che sempre è stato attribuito alla posizione di privilegio affacciata sul corso o sul viale principale della tua città.
Vengono sovvertite in parte le regole del gioco, non più il cliente che passa di fronte al tuo negozio e sceglie di entrare, ma tu che crei azione attraverso un piano marketing strutturato, stimolando l’interesse nel tuo prospect.
Il rischio di un secondo lockdown
Ora, amo essere particolarmente diretto, seppur dolorosa come corda va comunque affrontato questo tema, in quanto rappresenta un’ipotesi e come tale meglio a mio avviso essere preparati nel caso in cui si presentasse.
Nessuno di noi si poteva immaginare neanche lontanamente una fotografia come quella che stiamo vivendo oggi.
Scongiurando l’ipotesi di un secondo lockdown di cui si parla sui media nazionali, e di cui non si possiede alcuna certezza, dall’altro lato non possiamo escluderne del tutto neanche l’ipotesi che ciò accadrà.
Quanto meno meglio farsi trovare pronti e aver costruito canali di vendita che non dipendano unicamente dall’apertura o chiusura del tuo negozio.
Devi premunirti di strategie e azioni che ti consentano di mettere il più possibile al riparo il tuo negozio.
Ciò che cosa significa?
Che cosa devi concretamente fare?
Creare strategie di vendita alternative
Fino ad oggi tu hai avuto un solo ed unico canale di entrata, il tuo store fisico.
Chiusa la porta d’ingresso, chiusa la possibilità di poter creare business.
Ecco, io sono un forte sostenitore dell’esperienza di acquisto all’interno del negozio, ma ammessa l’ipotesi più buia di una seconda parziale chiusura il possedere strategie alternative di vendita rappresenta una fonte di ossigeno economico su cui sostenersi.
Anche quello che a tutti gli effetti rappresenta un periodo terribile può portare con sé delle consapevolezze e degli sviluppi sul piano business che magari prima in molti neanche potevano immaginare.
Ora, all’interno della cornice attuale, almeno in una prima fase cambieranno le dinamiche di gioco, per poi successivamente assistere ad un nuovo processo di stabilizzazione del business retail.
Non sarà, come detto, sufficiente che il Governo dia il via libera alle riaperture per innescare un processo di vendita sopito per settimane e addirittura mesi.
La clientela con grande probabilità approccerà al consumo in modo graduale, specialmente in un primo periodo, osservando una soglia di fisiologica diffidenza.
Ciò detto, questa è la realtà, questo il terreno di gioco su cui poggiare i primi passi.
Quindi nel concreto, messa da parte l’eventuale ipotesi di tirare su la serranda e vedere come va, in quanto perdente fin dall’origine, attiviamoci con metodo e strategie in linea con il periodo corrente.
Aumentare la tua presenza nel mercato e i canali di comunicazione
Le strategie più efficaci in questa fase sono quelle che ti permettono di amplificare la tua presenza sul mercato e ad aumentare i canali di comunicazione nei riguardi del tuo pubblico target.
Qui faccio un inciso per evitare che certi vocaboli vengano fraintesi.
Quando parlo di pubblico target, intendo un pubblico preselezionato, che attraverso il palinsesto comunicativo che hai creato e diffuso all’interno della tua zona di pertinenza, si dimostra interessato contattandoti e domandando info a riguardo gli articoli da te trattati.
Quindi non più un pubblico spurio, che entra in negozio casualmente, domandando e facendoti mettere a soqquadro mezzo negozio per poi liquidarsi con il canonico “passo con calma”, bensì un pubblico molto più verticale che risponde in modo reattivo al palinsesto che tu hai diffuso e che manifesta interesse nei riguardi di ciò che pubblicizzi.
A mio avviso rappresenta una distinzione importante, in quanto ti consente di non bruciare tempo e speranze dietro ad un singolo prospect facendo un’azione one to one indoor, rispetto al comunicare uno a tanti mettendo in leva il tuo valore differenziante nel mercato.
L'importanza di saper verticalizzare il tuo business
Qui chiudo l’argomento prettamente legato al marketing comunicazionale, con il dirti che nel mercato non esiste “il vendo tutto per tutti”.
Tu, il tuo negozio, l’asset dei tuoi prodotti non vanno affatto bene per tutti.
Un negozio di vicinato con una metratura media non possiede migliaia di metri quadrati, quindi dovrà verticalizzare la propria offerta nei riguardi di un pubblico specifico.
Per questo motivo ci tengo in particolar modo a passarti che la tua comunicazione dovrà possedere un unico orientamento: attirare l’interesse di un pubblico target ed escludere un pubblico che per mille motivi non ti porterebbe ossigeno in cassa facendoti perdere tempo dietro a richieste inconcludenti.
Non è importante essere occupati, è necessario essere produttivi.
Ciò che parla, ciò che sarà la prova del nove, sarà proprio la chiusura di cassa a fine serata: questa determinerà quanto effettivamente sei stato produttivo piuttosto che occupato.
Alcune di queste strategie sono descritte in dettaglio nei seguenti Tips.